Il cancello, sempre chiuso da un pesante lucchetto, è aperto.
Primo ostacolo superato.
Mancano pochi passi al portone, ho un po’ di brividi, ma proseguo.
Busso. Non arriva nessuno.
Provo a girare la maniglia e il portone si apre.
Prendo coraggio ed entro in casa.
C’è silenzio, tanto silenzio, questo posto mette i brividi.
Mi sento osservata.
Avanzo pian piano nella penombra e mi guardo attorno.
Alle pareti sono appesi tanti quadri, due in particolare attraggono la mia attenzione.
Il primo è un paesaggio notturno con onde nel cielo e stelle brillanti dalle forme strane.
Lo conosco bene, è la Notte stellata di Van Gogh.
Il secondo è il ritratto di una donna molto bella con abiti antichi e occhi luminosi.
Sembra una regina.
Alzo lo sguardo per ammirare i soffitti finemente decorati,quando inciampo in qualcosa e, facendo un gran trambusto,finisco a terra su un pavimento geometrico di tanti colori.
Per fortuna sono riuscita a salvare il mio cesto di frutta!
Mi rialzo e scopro di essere andata a sbattere contro la grande cassa,che in realtà è una montagna di scatoloni.
Sto per aprirne uno, quando sento una mano sulla spallae per poco non cado un’altra volta per lo spavento.
Mi volto piano e mi trovo davanti una signora alta con una candela in mano.
Ha due bellissimi occhi molto vivaci e mi ricorda qualcuno, ma chi?
Ma certo, è la donna del quadro, sì, insomma la regina del castello!
Che sia un fantasma?
Mamma mia che paura!
«Buonasera» mi dice.
«Buonasera, signora…» balbetto io.
«Ortensia» mi risponde lei, sorridendo.
Buon segno, i fantasmi di solito non sorridono.
«Io sono Fiorella, ho il negozio di frutta e verdura a fianco.Mi scusi l’intrusione, volevo darle il benvenuto e invitarla ad una gita in barcache si terrà domani sera con alcuni amici».
Le parole mi escono di getto e quasi lancio il cesto di frutta,ancora spaventata e imbarazzata.
La signora mi ringrazia e accetta felice l’invito.
Mentre mi accompagna alla porta mi chiede:«Le spiace se porto un’altra persona?»
«Benissimo, più siamo meglio è!» rispondo io.
Un’altra persona? E chi sarà?
Corro alla mia bici e trovo nel cestino una nuova busta con dentro due lettere uguali ritagliatee una pittura rupestre, fatta dagli uomini primitivi, che sembra un cacciatore.
Il mistero si infittisce.
Consulterò i miei libri nel retrobottega, ma devo far presto…c’è una gita in barca da organizzare!